NVIDIA ha sostituito nel mercato cinese la video card GeForce RTX 5090 D con una variante, denominata GeForce RTX 5090 D v2, che risulta essere ulteriormente limitata, dal punto di vista delle prestazioni, rispetto alla versione standard GeForce RTX 5090.
Quest'ultima, infatti, come già avvenuto con la soluzione flag-ship della generazione Ada Lovelace, ovvero con la GeForce RTX 4090, non può essere commercializzata in Cina a seguito delle restrizioni stabilite e mantenute dal governo statunitense.
Focalizzando l'attenzione sulle video card GeForce RTX 5090 D e GeForce RTX 5090 D v2, la differenza tra le due card non risiede nella GPU, che risulta essere il medesimo chip Blackwell GB202, dotato di 21.760 core CUDA e caratterizzato da un valore massimo della frequenza di clock di Boost pari a 2407MHz.
A separare le due schede video in termini prestazionali contribuisce in maniera determinate la dimensione del frame buffer, basato su memmoria video GDDR7, che risulta essere ridotta a 24GB con la v2, a fronte dei 32GB della versione iniziale della GeForce RTX 5090 D.
NVIDIA ha ridimensionato anche l'ampiezza del memory bus, pari a 384-bit nel caso della GeForce RTX 5090 D v2, e a 512-bit nel caso della GeForce RTX 5090 D, sancendo inevitabilmente un gap prestazionale con le applicazioni che fanno un utilizzo intensivo della memoria video.
In base a una sessione di test a carattere comparativo condotta da ExPreview, con l'ausilio di una RTX 5090 D v2 prodotta da INNO 3D, il vantaggio prestazionale della GeForce RTX 5090 D v2 sulla GeForce RTX 5090 D è molto limitato, quasi trascurabile.
Il divario tra le due schede video raggiunge invece i 10 punti percentuali con la suite UL Procyon (tecnologie PHI, Llama e Mistral AI) che sappiamo essere focalizzata sulla misurazione delle performance AI.
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