Prima nel Michigan, a Novembre. Poi nell'Illinois, tre settimane fa. Ed ora anche in California. In questi tre stati Americani andrà in vigore dal 1° Gennaio 2006 la legge che in pratica rende "incostituzionali", e quindi a portata di censure e blocchi, i videogame etichettati come "vietati ai minori".
Sono state l'ESA (Entertainment Software Association) e l'IEMA (Interactive Entertainment Merchants Association) a fare pressioni ai governi dei vari stati per far passare questo emendamento, che sconvolgerà non poco il mondo dell'azienda (e utenza!) videoludica. Eppure le reazioni dei rappresentanti di questa due associazioni sono state discordanti, difatti se il presidente dell'ESA, Doug Lowenstein, si è detto estremamente soddisfatto di questa legge, non certo si può dire lo stesso per Hal Halpin, presidente dell'IEMA, che ha chiaramente fatto capire che questo provvedimento va ad intaccare la libertà e l'arbitrio dei consumatori, che a questo punto non avranno totale controllo sulle proprie scelte d'acquisto, le quali saranno forzatamente vincolate da questa assurda legge.
Questa notizia non potrà di certo essere accolta in maniera positiva, soprattuto, come dice Halpin, dai consumatori, ma neanche dai produttori di videogame, i quali andranno a perdere gran parte dei profitti che andrebbero sicuramente a realizzare in caso di vendita totale. Il diritto di potere decidere delle sorti e delle scelte degli utenti (perchè in modo indiretto è questo ciò che sarà attuato!) è una situazione, in generale e aldilà della questione videogiochi, assolutamente antidemocratica.
Purtroppo sembra però essere proprio questo il futuro che ci attende, un mondo nel quale l'uomo non potrà essere libero di fare le proprie considerazioni e in cui sarà costretto a sottostare ai vincoli di chi lo governerà, anche se questi saranno del tutto illiberali ed assurdi. L'unica cosa da fare, in quel caso, sarà combattere e farsi sentire per riuscire a far rispettare i nostri diritti a cominciare da questi!
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