Se il prezzo della variante del tablet Surface di Microsoft basata su Windows RT e ARM fosse realmente allineato a quello indicato dai
rumor ricorrenti in questo periodo, ovvero pari a $199, l'azienda statunitense rischierebbe di monopolizzare il mercato, lasciando letteralmente le
briciole agli altri player del settore.
In un simile scenario una possibile azione dei competitor di primo livello, come Asustek Computer, Lenovo, Samsung Electronics e Dell, potrebbe essere
quella di interrompere lo sviluppo dei tablet PC con Windows RT, in maniera tale da limitare al massimo le perdite in relazione a un business che sta
nascendo in maniera per loro ben poco promettente.
Da Taiwan l'auspicio è quello secondo il quale Microsoft potrebbe commercializzare i prodotti Surface basati su Windows RT soltanto nel mercato U.S.,
lasciando liberi i concorrenti di proporre le proprie soluzioni con Windows RT in tutto il resto del mondo, Cina inclusa.
I timori innescati dal Surface con Windows RT sono supportati dalla dinamica che sta accompagnando il successo del tablet da 7-inch Nexus 7 di Google,
che si sta rivelando in grado di diminuire seriamente non soltanto le vendite dei tablet da 7-inch ma anche quelle dei modelli con uno schermo più
grande da 10-inch.
In attesa di ulteriori sviluppi, la maggior parte dei vendor dei tablet sta focalizzando la propria attività sui sistemi basati su una architettura
Intel ed equipaggiati con Windows 8, al fine di proporre prodotti sul mercato enterprise a un prezzo superiore alla soglia dei $699.
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